domenica 16 ottobre 2016

Neoplatonismo e modernità nell'archetipico “Verso della sorgente” di Riccardo Santarelli

di Francesca Papagni


Il verso della sorgente” è un vera e propria proiezione filosofica e pensante, esplicata in forma scritta e strutturata in versi liberi custoditi in un opuscoletto, del tema dell'Uno, come principio totalizzante e mutabile, indicante l'unità del tutto.
Opera del giovane autore, laureato in lettere e cantautore sangiovannese, alias Riccardo Santarelli, nasce come riflessione personale del singolo verso e attraverso gli eventi prospettici del mondo. La forza primogenita e ontologica dell'arché, attraverso la quale il mondo è soggetto ad un continuo fluire e rigenerar-si, diviene manifesto della vita di ogni uomo. E da questa prospettiva di destinazione e ritorno si dirama il concetto di “sorgente”, viva, acustica, impressa; stando a ciò che ci suggerisce lo stesso autore, per analizzarne al meglio ogni affluente, c'è sempre bisogno di un percorso all'inverso, di un ritorno a sé stessi, attraverso la meditazione interiore. In ogni poesia esiste un richiamo a seguire il sentiero del sinuoso Fiume che appartiene ad ognuno di noi, in cui la voce diviene specchio della propria eco.

La raccolta si divide in tre sezioni, attraverso cui si può assistere ad una sorta di climax e retrospezione, dal riverbero del quotidiano fino alla rivelazione, e comprensione esistenziale: la foce del Fiume, lungo la corrente, la risalita del Fiume.

Il neoplatonico concetto di crisi interiore, in cui la percezione della realtà sensibile diviene più intensa, potrebbe – che dir si voglia – rappresentare una sorta di zattera, ancorata nel cuore della sorgente stessa, nel mezzo della piena quotidianità; ed ecco che di fronte alle incertezze e alle convinzioni del suo stesso io, dinanzi alla logica contraddittoria dello scorrere degli eventi, l'uomo – in questo caso l'autore – avverte la necessità di ricorrere a degli strumenti cliché (riflessioni poetiche) per mettere in salvo la propria anima, dapprima esaminandola, nel mezzo della “foce del fiume” (I sezione), poi purificandola, riflettendo “lungo la corrente”(II sezione), e infine elevandola, ritornando all'origine, in un percorso contrario, che conduca alla “risalita del fiume”(III sezione).
Il bisogno ricorrente dell'arte e della musica, in particolare cantautoriale, accompagnerà poi in maniera creativa l'autore-uomo in questa rotta, e nella parte centrale del fascicolo è ben evidente un significativo e celebrativo passaggio volto all'esaltazione di queste due correnti.


Il “verso della sorgente” è a tutti gli effetti una lettura fruibile, scorrevole, incredibilmente semplice e mai scontata nella forma, adatta a qualsiasi tipo di lettore, un viaggio pluridirezionale verso la consapevolezza di sé e dell'Assoluto. Per i conoscitori e interpreti della filosofia antica e moderna, rappresenta invece un'analisi guidata, un ponte fra ellenismo e modernità hegeliana, è fotografia raccontata dell'interiorità ed esteriorità immanente che si cela in ognuno di noi durante il giornaliero vissuto.

Libro acquistabile cliccando QUI, distribuito da www.youcanprint.it, online self-publishing.

Nessun commento:

Posta un commento