sabato 31 ottobre 2020

Fra palco e realtà...

Da S.Giovanni Rotondo al ProSceniUm Festival: l'appassionante storia da cantare di Ylenia “Yami” Mangiacotti


di Francesca Papagni


Quando la passione, la capacità, il talento e la qualità si mescolano alla perseveranza, alla costanza e alla risolutezza, ecco che il risultato finale non può che essere un importante successo, dal quale si diramano una serie di rilevanti traguardi conquistati con tenacia, ed ogni obiettivo raggiunto diviene simbolo di meritato orgoglio: questo potrebbe essere l'incipit della storia di un notevole percorso artistico e musicale che vale un'intera vita di interminabili – ma al contempo apprezzabili – sacrifici; questo è senza dubbio il più significativo passaggio nel percorso musicale di Ylenia (in arte “Yami”) Mangiacotti.

Dopo numerosi steps, una moltitudine di concorsi, di prove, e di tante altre esperienze non meno importanti nel campo della musica, direttamente da San Giovanni Rotondo, il già consolidato talento nostrano di Ylenia Mangiacotti, approda per la seconda volta al “ProSceniUm Festival”- Progetto Scenico Umbro (in verità, vi partecipò anche nel 2019, conseguendo un ottimo risultato finale, ma non nella singola veste cantautoriale con la quale si esibirà nella prossima attesa terza edizione, bensì in qualità di interprete, in coppia con un'altra eccellenza musicale che il territorio di San Marco in Lamis può vantare di avere sulla scena da diversi anni: Michela Parisi). Tutto ciò non può che essere motivo di orgoglio per il territorio della Capitanata: la nostra terra, talvolta lasciata a maggese, per quanto concerne ogni tipo di attività artistica, appare al contrario rigogliosa, e dunque florida, di personalità emergenti, soprattutto nel campo della musica, dello spettacolo, del cantautorato moderno, alcune delle quali, come nel caso di Yami, davvero molto significative.


Fra tecnica, cuore e preparazione, Yami: dagli albori ai giorni odierni

Una voce “graffiante”, che tocca le corde dell'anima, che emoziona l'ascoltatore fino a farlo rivoltare sulla sedia (in senso più che buono, ovviamente!), che conquista, che fa sussultare cervello e cuore, che convince per chiarezza, potenza e tecnicismi sapientemente dosati nelle sue interpretazioni, inseriti fra una riga e l'altra dei vari testi da lei stessa decantati, che spaziano da un repertorio inizialmente italiano, classicamente pop, il quale prende poi tutt'altra vena, fino a diventare, col passare delle tracce evocativamente rock, fino al midollo, e che vuole suscitare nell'ascoltatore, con tenacia e con animo, un senso di sicurezza, ed evidenziare tutta la passione scaturita dalla sua grande voglia di fare bene e di mettersi in gioco, per la musica e per gli eventi stessi che la vita le pone dinanzi, ma anche una dolce e amara, malinconica vena di nostalgia, un senso di appartenenza e di orgoglio che affonda le proprie radici nella nostra terra, e in tutto ciò che appartiene alla sfera emozionale e sensoriale della sua arte musicale. Se si potesse sintetizzare in poche righe quello che si percepisce dall'ascolto di Ylenia, senza ombra di dubbio, il risultato finale equivarrebbe a queste definizioni. Nelle sue note c'è quindi sia un forte ma modulato sentimento, che tecnica; entrambi sono equiparabili, e rappresentano, durante le sue esecuzioni, due elementi imprescindibili nel suo cantato. Non potrebbe essere altrimenti. Senza la naturalezza con la quale riesce ad esibire, nel suo cantato, una serie di raffinati e modulati tecnicismi, non riusciremmo infatti a percepire completamente il potere del “graffiato”che ne viene fuori, e tutta una serie di emozioni ad esso concatenate, che lei stessa vuole comunicare a tutti i costi; quel graffio sta a simboleggiare tutta la fatica e la forza spese per raccontarci chi è riuscita a diventare nel suo percorso, in un mondo che non lascia più spazio all'immaginazione. Dunque Yami potrebbe essere definita l'interprete e la cantautrice della passione, dei sentimenti, dell'intraprendenza, della vita, di chi sa cosa vuol dire costruirsela da sé, di chi sa apprezzare a tasselli la gioia che questa regala, e che sa cosa chiedere al futuro: fare della musica una ragione di vita, vivere per lei, e di lei, narrando al suo pubblico una verità talvolta difficile, che spinge ad arrivare fino ad importanti traguardi.

Sin dalla tenera età, infatti Ylenia,Yami (classe 1990) viene catapultata verso il mondo delle note, spinta da quell'innocente curiosità tipica dei bambini, e dall'osservazione di suo zio, mentre era dedito allo studio della chitarra, e all'ascolto delle grandi pietre miliari della musica rock, come i mitici Pink Floyd, il cui sound non sfuggì alle sue orecchie attentissime, sebbene abituate ad altri generi più tradizionali e più usuali. Tutto ciò accade poco più di un ventennio fa, in quel di San Giovanni Rotondo, città in cui ancora oggi risiede, vivendo in tutto e per tutto di arte. Non solo, infatti Ylenia è un talento musicale, ma anche artistico: coltiva in contemporanea anche la passione per le arti visive, per il disegno digitale, l'informatica, e quindi, la grafica, la fotografia, e...dulcis in fundo, anche per l'estetica: dopo aver seguito variegati progetti, ottiene la qualifica di estetista, onicotecnica, e make up artist specializzata; doti e capacità - concentrate in una sola figura - non usuali, potremmo tranquillamente affermare!

Dall'adolescenza, nella testa di Yami si chiarifica saldamente la decisione di intraprendere con serietà un percorso musicale ragguardevole: una volta scoperto il suo obiettivo principale, niente potrà più cancellare il suo eterno amore per le sette note. Si approccia dunque al canto e allo studio della chitarra classica dall'età di 6 anni - fino ai 9 anni verrà seguita con zelo da suo zio, nonché esigente maestro, poi interromperà lo studio tradizionale dello strumento per qualche anno, per ritrovarlo, da autodidatta, all'età di 14 anni - entrando a far parte del coro di una delle principali parrocchie del suo paese e vi rimane per oltre un decennio, conducendo una proficua e vasta attività teatrale e musicale, organizzando anche numerosi spettacoli per le scuole medie ed elementari.

Passa presto allo step successivo, cominciando ad esibirsi con il pianobar in numerose feste, sagre e serate locali, e comincia ad iscriversi ai primi concorsi canori provinciali, ottenendo riconoscimenti nonché diverse lodi per le sue capacità vocali (nonostante non abbia ancora frequentato nessun vocal-coach o esperto in materia!); e ancora, prende parte a commedie musicate e a differenti formazioni musicali, con la Nuova compagnia di Teatro Popolare, e canta le melodie garganensi e pugliesi in gruppi folk, tra i quali, ad esempio, si ricordano le ex Affolkate, fondate nel 2011, divenute poi le attuali Mulieres Garganiche, ancora all'attivo. Successivamente sente il bisogno di unirsi a una band per concretizzare alcuni aspetti teorici delle sue esibizioni, e si riscopre come corista per il gruppo The Lisert (cover-band di Elisa), dove conosce per la prima volta la cantante Michela Parisi, insieme alla quale formerà il duo acoustic & pop-rockMikYami”, rimasto attivo per tre anni, e recentemente sciolto.

    Lo studio del canto, il percorso interiore, la maturità di Yami


    Dopo aver coronato un altro suo grande sogno nel cassetto, ovvero quello di cantare con molte band e formazioni “reali”, Yami decide finalmente di iscriversi alla scuola di musica e canto Novecento, per approcciarsi in maniera più matura e consapevole allo studio del canto, e lo fa scegliendo una vocal-coach di grande rilievo, nonché altro grande talento nostrano, alias Cristina Bisceglia. Attraverso dritte e nozioni ben precise, Ylenia scopre un nuovo modo di fare musica, apprendendo la tecnica Vocal Power, che le permette di affinare ulteriormente le sue capacità vocali, sperimentando nuove esperienze timbriche, espressive e di modulazione, spogliandosi dapprima di tutti gli orpelli virtuosistici e ripartendo razionalmente dalle fondamenta della materia, fino ad arrivare a risultati molto soddisfacenti per quanto concerne l'estensione vocale. Dopo questa esperienza conosce e frequenta masterclass di altre famosissime e rinomate vocal-coach, come Cheryl Porter e Maria Grazia Fontana, le quali apprezzano tutt'ora le sue capacità canore.

    Dopo la scuola, vuole sperimentare però un'ulteriore strada: quella della scrittura, per mettersi alla prova. E dunque, da interprete semplice, diviene, oltre che arrangiatrice dei suoi primi lavori da solista (suona ormai da anni molto bene, da autodidatta, la chitarra acustica), anche cantautrice, e lo fa anche grazie ai preziosi consigli di Alessandro Di Lascia (frontman dei Franklin, band di spicco già presente da anni sulla scena, che vanta di numerose esperienze musicali significative, come il “Premio della critica” conseguito a Sanremo 2008), che scrive per lei il brano 610 (seiunozero), pubblicato nel 2015, e che si occupa ancora tutt'oggi degli arrangiamenti progettuali di Yami.

Il suo curriculum si arrichisce di altri scalini significativi: comincia a frequentare studi di registrazione, in qualità anche di turnista, e, in parallelo continua la sua attività canora da solista, accompagnata da band di livello, per alzare ancor di più la qualità delle sue esperienze. Si approccia all'arrangiamento di cover in chiave pop, rock, alternative-rock, electro-rock, calcando numerosi palchi e concorsi pugliesi. Si appassiona sempre più al genere rock e ascolta grandi nomi del panorama mondiale, come: Pink Floyd, Janis Joplin, Afterhours...e alla sfera cantautorale italiana. Nel 2016 prende parte a vari eventi e tributi come corista, e nel 2016 crea il trio acustico UniVoci, destinato però a breve vita, costituito da due voci e chitarra acustica, con il maestro Luigi Pagliara e con il collega e cantante Matteo Brento (concorrente di X Factor Albania). Partecipa con grande motivazione, durante i medesimi periodi, anche a manifestazioni canore di spessore (specialmente con il duo musicale MikYami, nel 2017, in concomitanza al concorso canoro “Comet'incanto” presso la Città della Scienza di Napoli), a masterclass e seminari di scrittura con autori famosi, produttori discografici e musicisti rinomati, quali: Tony Bungaro, Marco Canigiula, Niccolò Agliardi...

Qualche tempo prima, nota non meno importante, c'è la sua partecipazione anche ai provini nazionali di manifestazioni del calibro di X Factor, The Voice e Amici, ma non riesce a raggiungere le fasi finali, collegate con le dirette nazionali in tv: per una serie di motivi futili e a noi oscuri, il percorso di Yami nei talent si interrompe ancor prima di cominciare. Ma, fortunatamente, <non tutti i mali vengono per nuocere>, recita un famoso proverbio popolare...


Il Duo MikYami: il cuore pulsante del percorso artistico, che anticipa “Yami – cantautrice”

La carriera musicale di Ylenia comincia a prender forma dopo l'edizione del concorso canoro napoletano “ComeT'incanto”, assieme alla sua collega Michela. Il duo MikYami, dal 2017 ad oggi ha ottenuto cospicue e rinomate partecipazioni ai più difficili e inaccessibili concorsi del Tavoliere e non solo! Campania, Puglia, Centro-Italia: numerose le destinazioni raggiunte dalle due interpreti dalla voce complementare tra di loro. La voce graffiante e sferzante di Ylenia, Yami, si è sempre unita in un connubio vincente e grintoso per chi ascolta, con quella dolce, melodiosa, carezzevole, leggiadra, ma altrettanto potente di quella della sua collega Michela Parisi. Vibrazioni e sensazioni persuasive si hanno ancora oggi, nonostante il duo si sia sciolto, nel leggere e interpretare i loro testi, i quali richiamano alla mente rilevanti temi sociali, quali: l'accettazione, l'amore, la mafia, la solitudine, la depressione, e la perdita di una persona cara, e sono stati scritti talvolta in maniera individuale, talvolta in collaborazione, a quattro mani. La loro unione di testi, musica, cuore e parole ha dato vita a un notevole progetto discografico dal nome “Prisma” - pubblicato e presentato a San Giovanni Rotondo nell'estate del 2018 (nonché loro primo concept-album), che tutt'oggi è ancora presente e scaricabile su tutte le piattaforme e stores digitali. Il senso del disco voleva essere discorrere e parlare attraverso 12 canzoni da ascoltare una dopo l'altra, in ordine di scaletta, di quell'amore puro e fondamentale, che è in grado di plasmare e di accrescere la vita quotidiana dell'uomo; un amore che va oltre il signficato tradizionale, che racchiude un doppio e ambivalente significato; amore nel senso di amare, amore che sfocia in un devastante dolore, che poi porta alla rinascita, alla crescita. Amore è tutto ciò che si evolve con l'uomo, e lo migliora, giorno dopo giorno. Da qui si dirama e si comprende meglio il significato del metter in copertina un “Prisma”, senso cardine di tutto il disco. Dopo tutto questo grande impegno che le ha portate verso questo grande traguardo, a livello professionale e non solo, non si può non citare la loro partecipazione e vittoria a festival come: Area Sanremo – semifinali nazionali, 2017, Evoli Festival 2018, Concorso Umberto Giordano 2018, 2019, e 2020, dove in giuria, annualmente si alternano interpreti e musicisti di importanza nazionale e internazionale come: Piero Pelù, Elio e le Storie Tese, Silvia Mezzanotte...


Il ProSceniUm Festival 2019 e 2020: un sogno che diventa realtà


Nel 2019 il duo MikYami, dopo delle accuratissime selezioni, fra più di 160 artisti provenienti da tutte le province italiane, finalmente sbarca sulla piattaforma del Progetto Scenico Umbro. Il ProSceniUm Festival è uno fra i pochi festival di musica leggera in Italia che vanta un'orchestra ritmo-sinfonica di ben 35 elementi, che accompagna i cantanti partecipanti durante le loro esibizioni. Si svolge ogni anno, generalmente in autunno, o in casi specifici, come per l'edizione 2020/21 in primavera, al teatro Lyrick di Assisi, che si compone di un'enorme sala ad anfiteatro, capace di ospitare fino a 1000 spettatori, in un'unica platea. Nell'edizione scorsa, del 17 ottobre del 2019, le MikYami sono riuscite a passare fino alla fase finale del concorso, con il brano “Risplendere”, scritto e composto dal duo stesso, sotto il giudizio tecnico di una giuria musicale e di qualità di tutto rispetto, che vanta la presenza di artisti quali: Red Ronnie, Francesco Facchinetti, Roger Wright, Ron, Beppe Dati, e molti altri. La canzone ha gareggiato con altre undici proposte, selezionate fra 165 candidature, e ha ottenuto un buon riscontro fra pubblico e giuria di qualità.

E' quasi una rarità, un evento unico, che due ragazze del nostro territorio, Yami compresa, siano riuscite a raggiungere un traguardo del genere in punta di piedi, quasi sotto gli occhi indiscreti del paese, senza destare il minimo sospetto. E' in situazioni come queste che un sogno sudato diventa realtà, dopo anni ed anni di sacrifici, di prove, ed è proprio in determinati contesti che l'intera comunità, il comune del nostro stesso paese dovrebbe imparare a dare il giusto merito e adito al talento evidentissimo e oltretutto nostrano, affinché la bandiera sangiovannese, e l'aquilone del talento garganico, possano un giorno “risplendere” alte nel cielo, accanto a quelle di altre località ben più note, per vari motivi.

Nell'edizione novella del “ProSceniUm” del 2020, che sarà per motivi relativi alle misure anti-corona virus, posticipata al 24 aprile del 2021, sarà protagonista la nostra Ylenia-Yami, ma non più in veste di interprete e/o duista, bensì di cantautrice emergente, insieme ad altri undici musicisti rinomati...ma attenzione: oltre a lei, ci sarà in gara, come solista, anche la collega sanmarchese Michela Parisi, che lo scorso anno aveva partecipato proprio assieme a lei nella stessa categoria. Sarà un magnifico evento, una competizione unica, un testa a testa senza precedenti. Infatti, nella storia della musica cantautorale locale, è la prima volta in assoluto che San Giovanni Rotondo scende in campo in un concorso di questo calibro schierando una sua figlia d'arte, che gareggerà poi addirittura contro un'altra personalità emergente dello stesso territorio. Sarà per certo una sfida musicale ad alta intensità, all'ultima nota, data la qualità delle nostre compaesane, una qualità che non passa inosservata. Noi del territorio sangiovannese ci auguriamo che la nostra Yami, Ylenia, possa splendere come un diamante grezzo sul palco umbro, come mai si è verificato prima d'ora, e non possiamo che augurarle un immenso in bocca al lupo, e sperare con lei che riesca ad aggiudicarsi la vittoria, coronando il suo più grande sogno, ovvero quello di vivere di musica e per la musica, e lo meriterebbe, data la sua lunga storia, dato il suo percorso, dall'alto del suo talento caparbio, che da sempre l'accompagna e non l'abbandona. Attendiamo fiduciosi la competizione, e incrociamo le dita!



Nuovi progetti e nuovo disco da solista per Yami... dopo il duo.

Recentemente abbiamo appreso sul web la notizia dello scioglimento del duo MikYami, e con grande rammarico per le nostre orecchie, abbiamo dovuto accettare la notizia e passare oltre. Tuttavia, la vita e il fermento musicale delle due artiste, Ylenia compresa, non termina assolutamente qui. Fra qualche tempo, il pubblico sangiovannese sarà lieto di poter ascoltare la nuova produzione musicale di Ylenia grazie all'uscita, da solista, del suo nuovo disco, in cui ha deciso di investire e impiegare tutta sé stessa. Sarà un nuovo inizio per la nostra artista, e certamente riusciremo a cogliere ancora meglio l'anima rock e rivoluzionaria di Yami, che ancora una volta, dopo tante vicissitudini, riparte e ricomincia da sé stessa, mettendosi a nudo per la musica, e buttandosi alle spalle quelle macerie crollate da muri di vecchie glorie e castelli di rabbia passati. I mesi che verranno saranno molto impegnativi, sia a livello emozionale, sia a livello personale, ma siamo sicuri che il carattere caparbio della nostra artista avrà la meglio, e la porterà verso grandi mete.



Aspettando il disco da solista, proprio oggi, sabato, 31 ottobre 2020, abbiamo il piacere di poter ascoltare la cover di “Marmellata 25”, celebre canzone portata alla ribalta dal cantautore Cesare Cremonini, rielaborata in maniera personale e sofisticata dalla voce dalle mille sfaccettature di Yami. Con questo brano, infatti, viene fuori un altro lato della cantautrice, che negli anni passati non eravamo ancora riusciti ad apprezzare a pieno. La pubblicazione di questa cover, fortemente voluta dall'artista, segna il passaggio dalla "tempesta", rappresentata da una travagliata quotidianità con la quale ultimamente si era ritrovata a convivere, anche in vista degli ultimi eventi mondiali che hanno colpito il mondo intero, finendo in una movimentata "tempesta" dell'anima, ad uno status di consapevolezza delle proprie capacità, che l'ha portata poi ad intraprendere un percorso innovativo, individuale, personale, in una sorta di "quiete" dell'anima, mettendo finalmente in musica una nuova maturità, contornata da una grande serenità, sia artistica che vocale. Oltre alla Yami grintosa del passato, siamo felici di apprezzare questo nuovo lato sensibile e romantico (nell'accezione più intellettuale del termine), che avremo modo di scoprire ascoltando i suoi nuovi prodotti musicali e grafici.

 - Noi, dal web, non vediamo l'ora di vedere il risultato del suo nuovo percorso, date le sue indubbie doti e la sua indiscutibile sensibilità di interprete!

Link diretto al video di "Marmellata 25"


Difficoltà nel percorso cantautorale femminile nel territorio della Capitanata e del Gargano.

Essere “donna” e musicista, talvolta costituisce non un motivo di vanto e di orgoglio, ma di negligenza, per il nostro territorio. Tutt'oggi sono tante le difficoltà che purtroppo si evincono nel percorso femminile di una cantautrice, la cui unica colpa, se così si può definire, è solamente quella di esser nati nel cosiddetto “mezzogiorno di fuoco.” Fa strano trattare di una discrepanza sociale di un tale livello nel 2021 (quasi), eppure, parlando anche con la protagonista del nostro articolo, è venuto fuori che essere donna, ed essere cantante, interprete ma soprattutto cantautrice, e decantare temi sociali scottanti, scomodi, dimenticati, obsoleti e immeritevoli di esser raccontati alla società (secondo qualcuno, cit.) può essere motivo di penalizzazione all'interno di un percorso, così come in diversi contesti, perfino all'interno di un teatro, o di un locale, nei quali verrebbero proposti.

Esser considerati poco credibili, visionari, o peggio, ostinati, non è un passo verso il sogno, bensì verso l'oblio. Ed è per questo che il nostro territorio dovrebbe preoccuparsi oggigiorno di valorizzare, ma soprattutto di ascoltare, cosa hanno da dire i figli della propria terra, prima di spedirli con il primo volo, o col primo traghetto verso terre lontane, ad emigrare, per garantirsi un futuro stabile, roseo. La maturazione musicale ed etica di un'artista, di un musicista, dovrebbe crescere di pari passo con quella del pubblico che li ascolta, poiché dove non c'è “volontà di mettersi in gioco”, non vi è nessun processo di crescita e di arricchimento. Sarebbe bello poter augurare al nostro paese di poter crescere ed investire insieme ai suoi artisti, all'unisono, senza vietare o proibire alcun tipo di forma d'arte e di espressione.