sabato 22 ottobre 2016

Romanticismo e armonie spirituali nelle note di Evgenia Papadimas

di Francesca Papagni
Giunta alla decima tappa – ultimo appuntamento che avrà luogo presso la Sala Convegni di Casa Sollievo della Sofferenza – la Rassegna “In concerto” è lieta di ospitare, direttamente dalla penisola ellenica, il talento e la bellezza di Evgenia Papadimas.
La pianista greca, vincitrice del primo premio al concorso internazionale organizzato dalla Christian Youth Association of Greece, ha già calcato palcoscenici importanti come l’Accademia Liszt di Budapest e la Kioi Hall di Tokyo. Suona regolarmente al Saint Martin-in-the Fields di Londra e, nei mesi scorsi, ha inciso il suo ultimo lavoro intitolato Atmosphera con la prestigiosa etichetta Sony Classical.
Pensieri meditativi dai risvolti musicali pressoché intimistici si alterneranno, sulla partitura, a climi cupi e misteriosi, segnati da ottave ostinate, ribattute sulla falsariga di temi vagamente gregoriani, ad un conclamato ed acceso romanticismo cromatico, delineato da melodie appassionate, accidentate e straordinariamente progredienti, narrative e fantasiose.
Una scelta di repertorio di grande impatto acustico e psicologico illustrerà le atmosfere, le riflessioni, e le caratteristiche tipiche dei più importanti compositori tardo-romantici della storia: Johannes Brahms, Sergej Rachmaninov, Franz Liszt. 
Appuntamento imperdibile per appassionati, sostenitori del suddetto filone musicale e non solo.
NB. Direzione artistica: M°Luciano Pompilio; ingresso: ore 20.00 – inizio spettacolo: ore 20.30. Tesseramento stagione concertistica € 40,00/ Contributo associativo per singolo concerto € 7,00; prevendite presso “Edicola Corso Umberto I”, o direzione amministrativa ospedale “Casa Sollievo Della Sofferenza”.

domenica 16 ottobre 2016

L'eleganza e il virtuosismo cameristico di Claudi Arimany e Alessio Mastrodonato

Di Francesca Papagni

Per il nono appuntamento della Rassegna musicale In concerto” la Sala Convegni di Casa Sollievo della Sofferenza sarà lieta di ospitare due eccellenze del virtuosismo cameristico: il pianista compaesano Alessio Mastrodonato, e il flautista spagnolo Claudi Arimany, attualmente ritenuto uno dei più grandi virtuosi in attività dello strumento.

Il programma del talentuoso duo sarà incentrato sulla precisione stilistica e unidirezionale di ciò che suggerisce il raffinato mondo della musica da camera; il linguaggio lirico coloristico dei brani si intreccerà con l’attenzione per l’architettura delle forme, dentro a un linguaggio armonico di straordinaria ricercatezza, ispirato da cromatismi e da nouance modali. Il pubblico, dunque, sarà letteralmente cullato dai temi calmi e pacati di morbide berceuse, verrà in seguito catturato, in un climax ascendente, in un meraviglioso saggio di fantasia e di stile, tipicamente mozartiano, per poi tornare infine alle atmosfere serenamente domestiche schumaniane. Ad interpretare questo prezioso recital classico saranno il tocco elegante del pianista Alessio Mastrodonato e la maestria del flautista Claudi Arimany.

Claudi Arimany è considerato uno dei più virtuosi flautisti internazionali; utilizza nei suoi concerti il famoso flauto d’oro W.S.Haynes, appartenuto a Jean Pierre Rampal, il quale dice di lui: “E’ uno di quei virtuosi che mette la tecnica, la sonorità ed i colori del fraseggio al servizio della musicalità e della sensibilità, particolarità che non appartiene a molti.”
Il M° Alessio Mastrodonato è interprete di pianoforte classico e musica da camera, compositore e didatta. Ha studiato con numerosi musicisti di fama mondiale, e come solista si è esibito il molte città italiane, europee ed orientali, fra cui Parigi, Rotterdam, Salisburgo, Napoli, Venezia… Come musicista da camera si è esibito con molte formazioni (duo, trio, quartetto e quintetto) in Italia, Olanda e Israele. I brani da lui composti sono stati altrettanto eseguiti in Europa, e non solo.



NB. Direzione artistica: M°Luciano Pompilio; ingresso: ore 20.00 – inizio spettacolo: ore 20.30. Tesseramento stagione concertistica € 40,00/ Contributo associativo per singolo concerto € 7,00; prevendite presso “Edicola Corso Umberto I”, o direzione amministrativa ospedale “Casa Sollievo Della Sofferenza”.

Neoplatonismo e modernità nell'archetipico “Verso della sorgente” di Riccardo Santarelli

di Francesca Papagni


Il verso della sorgente” è un vera e propria proiezione filosofica e pensante, esplicata in forma scritta e strutturata in versi liberi custoditi in un opuscoletto, del tema dell'Uno, come principio totalizzante e mutabile, indicante l'unità del tutto.
Opera del giovane autore, laureato in lettere e cantautore sangiovannese, alias Riccardo Santarelli, nasce come riflessione personale del singolo verso e attraverso gli eventi prospettici del mondo. La forza primogenita e ontologica dell'arché, attraverso la quale il mondo è soggetto ad un continuo fluire e rigenerar-si, diviene manifesto della vita di ogni uomo. E da questa prospettiva di destinazione e ritorno si dirama il concetto di “sorgente”, viva, acustica, impressa; stando a ciò che ci suggerisce lo stesso autore, per analizzarne al meglio ogni affluente, c'è sempre bisogno di un percorso all'inverso, di un ritorno a sé stessi, attraverso la meditazione interiore. In ogni poesia esiste un richiamo a seguire il sentiero del sinuoso Fiume che appartiene ad ognuno di noi, in cui la voce diviene specchio della propria eco.

La raccolta si divide in tre sezioni, attraverso cui si può assistere ad una sorta di climax e retrospezione, dal riverbero del quotidiano fino alla rivelazione, e comprensione esistenziale: la foce del Fiume, lungo la corrente, la risalita del Fiume.

Il neoplatonico concetto di crisi interiore, in cui la percezione della realtà sensibile diviene più intensa, potrebbe – che dir si voglia – rappresentare una sorta di zattera, ancorata nel cuore della sorgente stessa, nel mezzo della piena quotidianità; ed ecco che di fronte alle incertezze e alle convinzioni del suo stesso io, dinanzi alla logica contraddittoria dello scorrere degli eventi, l'uomo – in questo caso l'autore – avverte la necessità di ricorrere a degli strumenti cliché (riflessioni poetiche) per mettere in salvo la propria anima, dapprima esaminandola, nel mezzo della “foce del fiume” (I sezione), poi purificandola, riflettendo “lungo la corrente”(II sezione), e infine elevandola, ritornando all'origine, in un percorso contrario, che conduca alla “risalita del fiume”(III sezione).
Il bisogno ricorrente dell'arte e della musica, in particolare cantautoriale, accompagnerà poi in maniera creativa l'autore-uomo in questa rotta, e nella parte centrale del fascicolo è ben evidente un significativo e celebrativo passaggio volto all'esaltazione di queste due correnti.


Il “verso della sorgente” è a tutti gli effetti una lettura fruibile, scorrevole, incredibilmente semplice e mai scontata nella forma, adatta a qualsiasi tipo di lettore, un viaggio pluridirezionale verso la consapevolezza di sé e dell'Assoluto. Per i conoscitori e interpreti della filosofia antica e moderna, rappresenta invece un'analisi guidata, un ponte fra ellenismo e modernità hegeliana, è fotografia raccontata dell'interiorità ed esteriorità immanente che si cela in ognuno di noi durante il giornaliero vissuto.

Libro acquistabile cliccando QUI, distribuito da www.youcanprint.it, online self-publishing.

sabato 1 ottobre 2016

Tra armonia e sinfonia: la cantabilità crepuscolare tardo-romantica del “duo Zorzet-Pisapia”

di Francesca Papagni

L'ottavo appuntamento della rassegna “In concerto” farà brillare di luce propria due artisti di grandissimo valore interpretativo e culturale: il violoncellista Tullio Zorzet e la pianista Helga Pisapia.
Ad allietare, in ogni senso, il pubblico in sala questa volta sarà un intercalare di raffinatissimi pezzi appartenenti alla cultura musicale romantica tardo-ottocentesca italiana, tedesca e russa, con riferimenti in particolar modo al cosiddetto “gruppo dei cinque” (nome con cui è noto in letteratura un gruppo di compositori classici russi: Balakirev, Cui, Borodin, Musorgskij e Rimskij-Korsakov), a compositori pilastro del calibro di Schumann, Tchaikovsky, Martucci, Pizzetti e più in generale alla passionalità focosa, crepuscolare, intimista, lacrimevole e autunnale dell'armonia romantica, ricca di sfumature emozionali, al pari di un cielo al tramonto, e sempre precisa nella partitura; a tutto ciò farà da cornice la meditativa Sala Convegni dell'ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, situata presso il 4° piano della struttura.
La morbidezza malinconica e rassicurante dell'effluvio romantico verrà ricreata dalla magia delle note del violoncellista Tullio Zorzet (dal 1990 primo violoncello dell’Orchestra del Teatro G. Verdi di Trieste, dove ha suonato sotto la direzione di importanti Maestri quali Daniel Oren, Gary Bertini, Neville Marriner, Gustav Kuhn, Donato Renzetti e molti altri ancora , partecipando alle tournèe fatte negli anni dal Teatro in Giappone, Korea, Cipro, Budapest. Giovanissimo una borsa di studio che gli ha permesso di essere allievo del celebre violoncellista Rocco Filippini e del famoso violinista Angelo Stefanato per la musica da camera), e dalla dolcezza espressiva della pianista Helga Pisapia (ha compiuto gli studi di Pianoforte nel 1993 con il massimo dei voti al Conservatorio di Salerno sotto la guida del M° Giancarlo Cuciniello. Si è successivamente perfezionata con i M. M.Bertucci, A.Hintchev e M.Campanella, allievi della Scuola pianistica napoletana del M° Vitale. Ha debuttato a vent'anni al “Teatro Verdi” di Salerno. Ha registrato un cd dedicato ai lavori di R.Schumann per pianoforte e violoncello con Tullio Zorzet.)



NB. Direzione artistica: M°Luciano Pompilio; ingresso: ore 20.00 – inizio spettacolo: ore 20.30. Tesseramento stagione concertistica € 40,00/ Contributo associativo per singolo concerto € 7,00; prevendite presso “Edicola Corso Umberto I”, o direzione amministrativa ospedale “Casa Sollievo Della Sofferenza”.